Al centro della penisola

in cima a Forca di Presta

Scoprire l’entroterra marchigiano in camper ritengo sia stata la miglior scelta di sempre.

La vita da nomade credo sia la vita che più mi si addice e a conclusione di questa vacanza l’ho confermato ancor più a me stessa.

L’ entroterra delle Marche è assolutamente terra di agricoltori, di gente che si è sporcata le mani e nella vera semplicità delle cose ha dato vita ad una molteplicità di sapori unici e prodotti per cui vale la pena fermarsi per assaggiare.

È poi terra di boschi secolari, acque gelide che scendono dalle montagne, grotte, dighe, gole imponenti e morbide vette, dalle cui cime vien voglia di rotolarsi giù come un bambino.

Non basta quindi pensare alle Marche, limitandosi a leggere le sue pagine in prossimità del mare, è fondamentale e direi quasi necessario lasciare per un attimo il Conero e avventurarsi verso il suo interno, cercando di dedicarsi a posti che davvero ti ricordano di quanto sia bello esporsi in zone meno battute, ma altrettanto ricche come altre.

Nelle Marche, purtroppo, si attraversano anche le zone della malinconia, quelle della paura che si sente ancora nel silenzio prolungato e che non ha più lasciato spazio alla rinascita.

Ci sono ancora interi paesi distrutti dal terremoto del 2016, circondati da prefabbricati agghindati da innumerevoli vasi fioriti, facendo subito capire al passante che tutte quelle situazioni temporanee sono ormai diventate realtà permanenti, colme di rassegnazione, sgomento, ma anche di forte sentimento di appartenenza a quella terra.

Il nostro giro in camper è durato undici giorni, qui di seguito vi segnalo i posti che ho avuto la gioia di attraversare con gli occhi, sperando d’incuriosirvi, facendovi scegliere di deviare lungo il tragitto e lasciando quindi alle spalle il mare…

Riserva Naturale della Gola del Furlo: è una gola creata dalla forza erosiva del fiume Candigliano, dove potrete bagnarvi. C’è una bellissima zona dove non solo potete pernottare se siete in camper, ma anche rilassarvi nel parco pubblico della Golena. Percorrete poi a piedi la strada che dal Parco arriva alla diga, è veramente suggestiva, perché è proprio qui che vedrete la bellezza delle gole.

Cagli: qui in zona andate a Le Caldare: un bellissimo fiume di acqua bella fresca, che forma delle limpide pozze in cui refrigerarsi.

Frasassi: famosa per la grotta in località Genga. Merita assolutamente la visita, il cui biglietto costa 18 Euro; questo dovrà essere fatto al parcheggio, che non si trova all’ingresso della grotta, ma a 1.5 km di distanza da questo. Ci sarà poi una navetta che vi condurrà alla grotta.La visita dura circa un’ora e mezzo e non dimenticate di portate con voi una felpa, la temperatura al suo interno è di 14 gradi. A Frasassi non perdetevi poi la visita al Tempio del Valadier, per questo non servirà ne’ biglietto, ne’ altro, solo due buone gambe in forma, c’è una bella salita di 700 mt per arrivarci, ma la fatica vale assolutamente la pena! Per il pernottamento, potete dormire nei grandi parcheggi limitrofi alla grotta.

Faggeta di Canfaito: questa è una zona di forte e bella energia, ci sono faggi secolari che rendono il posto davvero magico. Un’ottima zona non solo dove ricaricarsi e rigenerarsi, ma anche dove ricercare un po’ di fresco, qualora l’estate sia eccessivamente calda. Si può dormire in camper nel parcheggio della faggeta, che la sera si svuota e sarà tutto vostro.

Pievebovigliana: sosta obbligata per andare a mangiare i prodotti tipici della zona all’agriturismo “Sapori di Campagna”. Di fronte all’agriturismo c’è un’area di sosta camper attrezzata con rifornimento acqua, elettricità e scarico tutto gratis.

Lago di Fiastra: è un lago artificiale, le cui acque sono belle limpide per poterci fare un meraviglioso bagno.Dal lago, in prossimità della diga, parte un sentiero che in circa un’ora vi condurrà alle Lame Rosse, un trekking che dovete assolutamente mettere in conto di fare, arriverete in un posto spettacolare. Non perdetevi anche il belvedere, da cui si apre una vista a 360 gradi su tutta la zona del lago. Quassù c’è un parcheggino, dove potete pernottare senza problemi.

Gole dell’Infernaccio: sono delle gole naturali formate dal fiume Tenna, si trovano nel Comune di Montefortino. Da qui se proseguite lungo il sentiero arriverete anche all’Eremo di San Leonardo. Pernottate nel primo parcheggio ombreggiato che trovate non appena inizia lo sterrato.

Forca di Presta: è un valico situato esattamente tra l’Umbria e le Marche. È un luogo meraviglioso, dal quale si snodano vari percorsi. Arrivate al rifugio percorrendo la passatoia in legno e tornate indietro risalendo dal crinale del rilievo, da lì vedrete tutta la piana di Castelluccio davanti a voi (uno dei posti più belli che abbia mai visto nella vita!). Da Forca di Presta parte inoltre il sentiero per il rifugio Zilioli sul Monte Vettore e da qui poi verso il Lago Pilato. Inutile dire che dormire quassù sul valico, tra le pecore, nel silenzio vivo della notte, credo sia assolutamente imperdibile.

Visso: un tempo era tra i borghi più belli d’Italia, adesso rimane ben poco, ma c’è bisogno di attraversarle zone come queste per rendersi conto non solo di ciò che è successo, ma di come l’Italia si sia dimenticata in modo vergognoso di alcune faccende troppo importanti.

Urbino: piccola cittadina universitaria, tutta in “sali e scendi”, molto bella e curata, per cui vale una bella visita. Noi qua abbiamo pernottato in via Fratelli Rosselli a pochi passi dalla Fortezza Albornoz, dalla quale si aprirà una vista sulla città davvero molto bella.

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